Manteco on CORRIERE DELLA SERA
Read the full articleL’alta sartoria è «green» con i tessuti rigenerati.
A Prato non ci sono solo i cinesi. Manteco, l’azienda tessile della famiglia Mantellassi, festeggia quest’anno i 75 anni di attività e continua a rifornire i grandi marchi del lusso e della moda con i suoi tessuti di alta qualità, famosi per i capi spalla di lana cardata e i finissaggi sapienti. «L’attività è cominciata con mio nonno Enzo nel 1943, poi è subentrato mio padre Franco e adesso ci siamo noi due fratelli, Matteo e Marco», spiega Marco Mantellassi. Il padre Franco, che in maggio festeggia gli 80 anni, ha guidato l’espansione da piccola azienda artigianale a media impresa esportatrice in trenta Paesi e ora che può permetterselo, invece di riposare si è rimesso a studiare, fino a laurearsi recentemente in ingegneria elettronica, con una tesi dedicata ai sistemi digitali per il controllo dei tessuti. «Per noi la ricerca e l’innovazione non finiscono mai», spiega Mantellassi, che attribuisce il successo dell’azienda, passata da un fatturato di 38 milioni nel 2013 ai 72 del 2017, proprio alla costante invenzione di nuovi finissaggi, attraverso processi innovativi e i relativi brevetti. Dall’altro lato, «Manteco è sempre rimasta fedele alla tradizione del made in Italy e non ha mai delocalizzato la produzione, anche quando tutti scappavano nei Paesi più competitivi per il costo basso della manodopera», precisa Marco. «Per noi è importante l’attenzione al dettaglio e non riusciremmo ad averne altrettanta se lo stabilimento fosse altrove», rileva ancora Mantellassi, che punta a distinguersi dai competitor camminando sullo stretto crinale fra artigianalità e industrializzazione. Un altro punto fermo, per Manteco, è la sostenibilità. «Le nostre materie prime sono controllate e tracciate fino alla fattoria d’origine e negli ultimi anni abbiamo aumentato la produzione da tessuti rigenerati, in base ai principi dell’economia circolare, soddisfacendo le esigenze dei clienti con finissaggi che valorizzano anche questi prodotti, una volta considerati di scarto, ma ora sempre più richiesti per motivi di sostenibilità», ragiona Mantellassi. Un nuovo fronte, che per Manteco ha aperto opportunità di crescita. Anche durante la crisi.