Nel corso dei decenni, l’azienda ha mantenuto lo stesso Dna circolare ed è diventata un punto di riferimento nel mondo della moda, grazie all’alto livello di creatività, ricerca, investimenti, soluzioni tessili innovative e un approccio scientifico alla sostenibilità. "ReviWool è l’acronimo di Recovered virgin wool ossia lana vergine recuperata - spiega Matteo mantellassi -. Si tratta di fibre molto fini e preziose, recuperate grazie a un sistema di produzione organizzato e ottimizzato, pensato per evitare lo spreco di materiali preziosi durante la lavorazione della lana". Manteco ha studiato a fondo il ciclo produttivo della lana e ne ha migliorato l’efficienza. "ReviWool è la lana vergine a basso impatto, l’ingrediente chiave dei nostri tessuti in lana vergine di alta gamma, nonché la chiara rappresentazione del nostro Dna e della nostra filosofia di economia circolare - aggiunge -. ReviWool sono preziose fibre provenienti dalla lavorazione della lana, che invece di essere sprecate, vengono recuperate e lavorate per creare tessuti di lana vergine di alta qualità, ma con un minore impatto ambientale. Questa linea rispetto ai top in lana vergine generici, ha un impatto del 65,6% inferiore sul cambiamento climatico, il 65,5% in meno sul consumo di acqua e il 65,6% in meno sul consumo totale di energia". [...]