Manteco on CORRIERE L’ECONOMIA
Manteco investe sulla filiera: «Così preserviamo il made in Italy (e la fiducia dei brand)». Marco Mantellassi, amministratore delegato con il fratello Matteo di Manteco, azienda tessile di Montemurlo (Prato) spiega così l’operazione che definisce «di sistema», oltre che industriale, che ha portato l’impresa alla terza generazione con ottant’anni di storia nel tessile, oggi specializzata in tessuti di alta qualità e nell’economia circolare, ad acquisire la filatura cardata Casentino Lane. Per riassumere. Un big della produzione tessile, la cui specificità è riconosciuta da tutti i principali nomi della moda e del lusso che ne sono clienti, dai gruppi Lvmh a Kering, da Ralph Lauren a Moncler e Stone Island (ma l’elenco è lunghissimo) che si ingrandisce e si rafforza grazie a un’azienda unica nel suo genere, depositaria di un metodo tradizionale di filatura cardata, che affonda le sue radici sia nella specificità del luogo che nella particolarità della lavorazione. Ci troviamo infatti nell’area del Casentino, una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo, patrimonio dell’umanità dell’Unesco e patria dell’arte tessile laniera fin dal 1300. Oltre a essere conosciuta per la produzione di filati cardati, Casentino Lane possiede anche una roccatura.